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Filomena D'Addario

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA NEL COMUNE DI SAN SALVO - C.C. del 23.05.2015

L’ art. 6 del regolamento del Consiglio riconosce ad ogni Consigliere, sia esso di maggioranza o di minoranza, il diritto:

  • di avere notizie su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio;
  • di ottenere dai Responsabili dei Servizi e degli Uffici notizie ed informazioni utili all'espletamento del mandato.

A tal fine, sempre l’art. 6, prevede che i Consiglieri rivolgono richiesta di informazione, verbalmente, ai Responsabili dei Servizi e degli Uffici i quali, nell'ambito delle rispettive competenze, devono fornire tutte le notizie ufficialmente a loro conoscenza.

Tale articolo non dice nulla di più di quanto previsto dall'art. 43 del T.U.E.L. il quale stabilisce che “I Consiglieri Comunali hanno diritto di ottenere dagli Uffici del Comune, nonché da aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato”.

Sentenze del Consiglio di Stato hanno sempre ribadito che:

  • il Consigliere Comunale non deve motivare la richiesta degli atti;
  • il Consigliere Comunale deve essere messo in grado di esercitare il proprio mandato verificando, tra l’ altro, il comportamento degli organi istituzionali decisionali del Comune – quindi il comportamento di Sindaco e Giunta;
  • al Consigliere Comunale non può essere opposto alcun diniego al rilascio in tempi celeri di quanto richiesto, altrimenti si determinerebbe un illegittimo ostacolo al concreto esercizio della sua funzione.

L’ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione - ha ribadito anche di recente che “la trasparenza è una delle misure più importanti per ridurre il rischio di corruzione”.

Il Segretario Comunale e’ il garante della legalità e del corretto e trasparente funzionamento dell’Ente Locale.

Considerato, quindi, che a norma di regolamento la richiesta verbale di un Consigliere Comunale, soprattutto per la fornitura di atti e dati già esistenti ed a conoscenza degli uffici, dovrebbe comportare l’immediato rilascio della documentazione per permettere al Consigliere nella maniera più documentata e consapevole non solo di controllare l’attività del Sindaco e della Giunta, che sarebbe il minimo, ma, soprattutto, di prendere le decisioni giuste e corrette per il bene della collettività.

Dunque, credo appaia pacifico che maggiore è l’informazione e la conoscenza degli argomenti e più il voto del Consigliere sarà rispondente all'interesse generale.

Almeno, questo dovrebbe essere.

Io, invece, ho sempre avuto notevole difficoltà ad avere gli atti richiesti in forma verbale come espressamente previsto dal regolamento.

Infatti, molto spesso, ho dovuto sollecitare e diffidare il rilascio della documentazione richiesta tramite posta elettronica certificata, nonostante il più delle volte si trattasse di dati e documentazione già disponibili ed elaborati dagli uffici.

A tal proposito valga il caso della richiesta delle spese legali sostenute dal Comune di San Salvo a partire dall’ anno 2012, che sebbene richieste prima verbalmente e con nota scritta non protocollata in data 11.05.2015, sono state rilasciate solo dopo l’invio della pec del 15 maggio 2015 e di un’ulteriore richiesta verbale in data 18 maggio con un lavoro di estrazione dati di bilancio di circa 5 minuti.

A fronte della totale inadempienza, da parte di alcuni uffici, di quanto stabilito dal regolamento e considerato che i dipendenti dipendono dal Sindaco o suo delegato e dal Segretario Comunale io vorrei sapere se il Sindaco, il Segretario Comunale o addirittura il Presidente del Consiglio che tra l'altro dovrebbe avere a cuore il miglior funzionamento di questo organismo, abbiano impartite direttive scritte o orali sul comportamento che i dipendenti devono avere a fronte delle richieste di documentazione da parte dei Consiglieri.

Inoltre, vorrei sapere:

1. se e’ stato fissato un numero minimo di giorni prima del rilascio degli atti.

2. se questo ritardo e’ dovuto al fatto che qualcuno controlla preliminarmente, non si capisce bene a che titolo, gli atti da rilasciare ai consiglieri.

Perché se così non è, ed io spero che non lo sia, è chiaro che i dipendenti, o perlomeno alcuni di essi, non ottemperano a quanto previsto dall'art. 6 del regolamento.

Ed è chiaro a questo punto che il Sindaco ed in particolare il Segretario Comunale, peraltro molto diligente e puntuale per altre questioni, non sono in grado di garantire il corretto funzionamento degli uffici per mettere i Consiglieri Comunali nelle migliori condizioni di espletamento del mandato che i cittadini di San Salvo gli hanno conferito. O non sono in grado oppure se ne disinteressano dimostrando di non avere una grande considerazione dell'attività del Consiglio Comunale.

Oppure, come diceva Andreotti “certe volte a pensar male si fa peccato però ci si indovina”

Ed io non vorrei che qualcuno, avendo probabilmente qualcosa da nascondere, ritiene necessario valutare preliminarmente tutti i documenti che vengono richiesti dai Consiglieri per decidere poi come e quando rilasciarli.

In conclusione il mio intervento oltre a rappresentare la situazione di difficoltà in cui mi sono travata ad operare come Consigliere Comunale è teso a sapere, in ultima analisi:

  • se è ancora valido l’ art. 6 del regolamento;
  • quale è la figura che lo deve far rispettare intervenendo sui dipendenti che ritardano o ostacolano il rilascio dei documenti;
  • se, invece, il Sindaco e/o il Segretario Comunale hanno impartito direttive diverse agli uffici.

Inoltre, invito il Presidente del Consiglio ad impegnarsi, da ora, affinché la documentazione necessaria per l’espletamento del mandato venga fornita ai consiglieri con tutta l’urgenza del caso, specie se si è in prossimità di un Consiglio Comunale tra i più importanti dell’anno che prevede l’approvazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione.

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